ABSTRACT
La situazione di crisi che stiamo vivendo ci pone diversi interrogativi su quale sarà la forma urbana post covid, quali le relazioni sociali e umane che osserveremo e, più in generale, come sarà la vita urbana. la tentazione di molte persone e di molti autori in questo momento, è quella di pensare che la pandemia rappresenti un momento di cesura, taglio, interruzione netta tra tutto quello che è accaduto fino a
febbraio 2020 e quello che accadrà in un difficile-dadeterminare “dopo”. Ci sono molti dubbi sul fatto che la discontinuità sarà radicale e, ad ogni modo, è ragionevole pensare che non si ripartirà da una tabula
rasa ma viceversa da uno scenario che è sia storico (e da storicizzare) sia spaziale (e da spazializzare). Con questo intendo che le vicende del passato e i loro effetti a livello spaziale e trans-scalare non vengono affatto cancellati dalla pandemia ma in certi casi accelerati, mentre in altri casi profondamente perturbati.
Partendo dunque dalla consapevolezza che il passato non viene cancellato ma continua ad agire nel presente e a costituire pezzi di futuro, possiamo provare intanto a fissare alcuni elementi di questo passato e poi successivamente sperare di contribuire a una prefigurazione ragionevole di quello che sarà.

FONTE
Leggi l’articolo completo qui:
Semi G. (2020)
Appunti sulla nuova forma delle disuguaglianze urbane post Covid

Adobati F., Peretti M. C., Zambianchi M. (Eds), Iconemi 2019, Bergamo University Press, pp. 29-33